Un maxi richiamo alimentare per rischio botulino ha coinvolto diversi prodotti: ecco di quali si tratta.
Dal Ministero della Salute è giunto un richiamo che interessa diversi prodotti. Il motivo è dato dal rischio di una contaminazione di botulino, un batterio in grado di produrre una delle tossine più velenose al mondo. Gli alimenti coinvolti sono soprattutto conserve, particolarmente esposte a questo pericolo. Tuttavia non sono le uniche.
La presenza di botulino nel cibo può essere causa di gravi conseguenze per la nostra salute. Questo batterio si trova principalmente negli alimenti in scatola e conservati sott’olio. Oltre ai prodotti industriali, anche quelli casalinghi meritano la nostra attenzione. È fondamentale adottare tutte le misure igienico-sanitarie necessarie per evitare brutte sorprese.
L’ingestione delle tossine botuliniche determina lo sviluppo di una patologia nota come botulismo, che colpisce il sistema nervoso provocando una paralisi muscolare. La malattia si lega anche ad altri disturbi come l’ipotensione posturale. I rischi, insomma, non sono assolutamente da prendere sottogamba. Per questo motivo è importante prestare attenzione a ciò che compriamo al supermercato.
Rischio botulino, quali prodotti sono stati richiamati dal Ministero della Salute
Negli scorsi giorni è stato segnalato un paté di capperi di Salina con mentuccia e mandorle per via del rischio di contaminazione da tossina botulinica. A questo ha fatto seguito un maxi richiamo da parte del Ministero della Salute, riguardante diversi lotti di confetture, salse e conserve vegetali del marchio Mentuccia per il medesimo motivo.
Partendo dalle prime, è stata richiamata la confettura extra di fichi con mandorle, messa in vendita in vasetti da 210 grammi. Il numero di lotto del prodotto è CFM296/24, mentre il TMC (termine minimo di conservazione) è fissato al 6/2026. C’è poi la confettura extra di fichi in vasetti da 210 grammi. I lotti interessati sono: CF194/24, CF206/24, CF216/24, CF276/24 e CF286/24, con TMC al 6/2026.
Proseguendo, il richiamo ha coinvolto la marmellata di arance amare (in vasetti da 210 grammi, con numero di lotto Ma253/24 e TMC al 3/2026); quella di cedro e malvasia (in vasetti da 210 grammi e 100 grammi e nei lotti MCM712/24, con TMC 12/2026, e MCM081/25 con TMC 1/2027); e quella di mandarini (in vasetti da 210 grammi, con numero di lotto MM212/24 e TMC 2/2026).
Passando alle conserve, abbiamo l’aperitivo salinaro distribuito in vasetti da 180 grammi con numero di lotto AS178/23 e termine minimo di conservazione fissato all’8/2026. Inoltre, si segnala la caponata di melanzane con capperi di salina (in vasetti da 180 grammi provenienti dai lotti C310/24 con TMC 10/2026, e C109/23 con TMC 09/2025).
A questi si aggiungono la composta di pomodoro piccante (in vasetti da 210 grammi e 100 grammi, dai lotti COP201/24 e COP410/24 con TMC 10/2026, e COP111/24 con TMC 11/2026); e
la composta di cipolle in agrodolce (in vasetti da 210 grammi, con lotti CC2210/24 e CC2110/24 con TMC 10/26, e CC198/24 con TMC 08/2026). Ci sono poi i confetti di pomodoro (in vasetti da 180 grammi, con numero di lotto AL31124 e TMC 11/2026).
Conserve, salse e non solo: la lista dei prodotti al centro del maxi richiamo
La mostarda di peperoni piccante (in vasetti da 210 grammi e 100 grammi, provenienti dai lotti MOP178/24 con TMC 8/2026, MOP1910/24 e MOP1810/24 con TMC 10/2026, e MOP305/24 con TMC 5/2026) rientra tra gli alimenti richiamati, insieme all’Oro di Salina (in vasetti da 180 grammi e 85 grammi, dai lotti OS234/23 con TMC 04/2025, OS285/23 con TMC 05/2025, OS013/23 con TMC 03/2025, e OS510/24 con TMC 10/2026).
Infine, tra le conserve troviamo i pomodori secchi sott’olio (in vasetti da 180 grammi, appartenenti ai lotti PS110/24 con TMC 10/2026, e PS081/24 con TMC 1/2026). Proseguendo, abbiamo già menzionato il paté di agrumi con mentuccia e mandorle (distribuito in vasetti da 180 grammi, dai lotti PA2111/24 con TMC 3/2026, e PA213/24 con TMC 11/2026).
Il Ministero della Salute ha segnalato anche il paté di melanzane con mentuccia (in vasetti da 180 grammi, provenienti dai lotti PM048/23 con il TMC 8/2025, PM119/23 con TMC 9/2025, PM1610/24 e PM210/24 con TMC 10/2026). Infine, la lista comprende il pesto alla Filicudara (in vasetti da 180 grammi, 85 grammi e 580 grammi, dai lotti PF163/24, PF183/24, PF203/24 e PF193/24 con TMC 3/2026).
Gli alimenti sopracitati vengono prodotti dall’azienda Mentuccia di Zavone Anita, il cui stabilimento ha sede in via Umberto I 138 a Milazzo (provincia di Messina). Non sono però gli unici ad essere stati richiamati dal Ministero della Salute: anche alcuni lotti di uova fresche della categoria A sono stati attenzionati.
Il motivo, in questo caso, è legato alla presenza di Salmonella nell’allevamento. In vendita in confezioni da 6, gli alimenti interessati provengono dall’Azienda Agricola Formenti Pierluigi, il cui stabilimento è situato a Beverate di Brivio (in provincia di Lecco). I lotto vanno dall’8/01/2025 al 21/01/2025. Si invitano gli acquirenti a non consumare nessuno dei prodotti segnalati e a procedere con la loro restituzione presso i punti vendita dove li hanno comprati.